Si estende in verticale costeggiando il fiume Tevere. Immersi in un’aura di mistero, la via Portuense offre una passeggiata tra le più diverse tipologie di sepolcro, databili a differenti periodi. Iniziando il percorso da nord verso sud, giacciono le Catacombe di Ponziano, situate nel moderno quartiere Gianicolense; proseguendo lungo la via, nel cuore dell’attuale quartiere Portuense, troviamo la Necropoli di Villa Pia, ampio complesso funerario del I secolo d.C., i resti di un sepolcreto, i resti di un ipogeo e quelli di un sito necropolare. Proseguendo si incontra un mausoleo romano del I secolo a.C., chiamato Trullo dei Massimi, che giace sulle sponde del Tevere, e, paralleli a via della Magliana, giacciono i resti delle Catacombe di Generosa, cimitero cristiano e luogo di sepoltura di martiri vittime delle persecuzioni di Diocleziano.
La via Portuense, progettata per collegare la città di Porto a Roma, fu fatta costruire dall’imperatore Claudio – colui che nel 42 d.C. aveva fatto erigere il nuovo porto sul mare – in sostituzione della meno diretta via Campana Portuense (l’odierna via della Magliana) con cui coincideva fino all’attuale Pozzo San Pantaleo.
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