Via Prenestina

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Percorrendo la via Prenestina, si viaggia tra monumenti funerari, acquedotti, fontane, cisterne e aree archeologiche. La via presenta diverse tipologie di monumenti funerari: sepolcri, tra cui quello di Marco Virgilio Eurisace; mausolei, come quello dei Gordiani e quello di Elena; colombari; la necropoli Prenestina, scoperta in ottimo stato di conservazione; le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, facenti parte del complesso Ad DuasLauros. Acquedotti e cisterne si inseriscono poi in questa atmosfera sacra: diversi sono i punti in cui scorgono i resti dell’Acquedotto Alessandrino, anticipato dall’Acquedotto Claudio, che si estendono sulla diramazione inferiore del percorso, mentre quella superiore è ricca di cisterne di alcune ville patrizie.

La via Prenestina – che, insieme alla via Labicana, usciva da Porta Esquilina – è una via consolare romana, che congiungeva Roma a Palestrina. Inizialmente prese il nome di via Gabina, poiché terminava a Gabii, antica città del Latium vetus; successivamente acquisì il nome, attualmente in uso, da Praeneste (odierna Palestrina), dove giunse in seguito.