Porta Pinciana, costruita in cima al colle e famosa per la sua posizione strategica, ci conduce alla scoperta dell’antica via Salaria, che prosegue poi il suo percorso passando dal Sepolcreto Salario, dove una volta sorgeva la Porta Salaria, e da diverse catacombe, quali quelle di Massimo, di Bassilla, dei Giordani e di Priscilla. Costeggiando il Parco di Villa Ada, si giunge all’Antemnae, originariamente antica capitale del popolo degli Antemnati, popolazione pre-romana, centro abitato e città fortificata poi, e attuale sede di una villa privata. La strada continua poi oltrepassando il fiume Aniene, attraversamento reso possibile grazie al Ponte Salario, che fu costruito insieme alla Porta Salaria, il cui aspetto è continuamente mutato negli anni a causa di ripetute distruzioni.
La Via Salaria, a differenza di altre vie consolari, non prende il nome dal suo artefice ma dalla sua essenziale funzione: il trasporto del sale dal guado del Tevere alla Sabina.
Dalle mura aureliane di Roma l’arteria usciva attraverso la Porta Salaria e, costeggiando l’area dell’attuale Villa Ada, si dirigeva verso Antemnae, l’odierno Forte Antenne, addentrandosi nella Sabina.